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Finanziamento in banca: come velocizzare i tempi di istruttoria

2024-10-18

In materia di concessione e monitoraggio del credito, l’Autorità Bancaria Europea (ABE)1 impone agli istituti di credito di ottenere dalle imprese richiedenti un finanziamento tutte le informazioni necessarie per una valutazione del merito creditizio “prospettico” (o forward looking): il Business Plan (BP) diventa cruciale per rispondere a tale esigenza normativa.

Abbiamo già discusso dell’importanza per una PMI di redigere un BP robusto e credibile, e delle difficoltà che possono incontrarsi in tale attività (si veda qui – inserire collegamento all’articolo sul BP). In questo articolo ci concentreremo quindi sull’utilità del BP nel processo di ottenimento di un finanziamento.

La normativa dell’ABE e l’esigenza delle banche

Come già accennato, la normativa prevede che le imprese richiedenti un finanziamento debbano presentare un BP strutturato, sviluppato almeno per il periodo del finanziamento, che contenga tutte le ipotesi di investimento ed evoluzione delle voci reddituali e patrimoniali, che dimostri chiaramente la capacità da parte dell’impresa di far fronte a tutte le obbligazioni relative al rimborso del prestito2.

Il documento è il punto di partenza per la valutazione, da parte della banca, del merito creditizio dell’impresa in un’ottica prospettica. In particolare, i punti chiave della normativa includono:

  • Valutazione del rischio di credito: le banche devono analizzare la capacità di rimborso dell’impresa per tutta la durata del finanziamento.
  • Analisi dei rischi d’impresa: identificare e mitigare i principali rischi attraverso il BP.
  • Trasparenza delle assunzioni: il BP deve essere accurato e fornire informazioni complete, verificabili e replicabili.

In sintesi, il BP diventa cruciale in fase di istruttoria per ottenere il finanziamento.

Come redigere il BP per ridurre i tempi di istruttoria e aumentare le probabilità di successo della pratica?

Un’attenta redazione del BP aumenta le probabilità di successo nell’ottenimento del finanziamento da parte della PMI e, sicuramente, migliora il rapporto e la comunicazione tra banca e impresa. Ecco tre aspetti fondamentali da considerare nella redazione del piano.

  1. Formato. Il primo aspetto è sicuramente quello della scelta del formato di redazione, in termini sia di riclassificazione delle voci di Conto Economico (CE) e Stato Patrimoniale (SP) sia di file da inviare al gestore; nella maggior parte dei casi la banca ragiona con un formato standardizzato ottenuto direttamente dalla Centrale Bilanci, che le permette di comparare le voci principali di CE e SP dell’impresa (e.g., Ricavi, Costi, EBITDA,…) e calcolarne gli indicatori più rilevanti (e.g., DSCR). Partire con un formato di riclassificazione di questo tipo per la realizzazione del BP significherebbe quindi rendere molto più semplice la comunicazione tra impresa e banca, riducendo rischi operativi e tempistiche di elaborazione dei dati. Nella consegna del documento, inoltre, si possono predisporre formati sia excel sia pdf.
  2. Elaborazione delle ipotesi. La discrezionalità nella scelta delle assunzioni alla base dello sviluppo di un BP non è necessariamente un aspetto negativo, anzi. Tuttavia, è fondamentale che le ipotesi alla base delle proiezioni delle voci di bilancio siano esplicitate in maniera chiara, risultino ragionevoli o comunque siano facilmente spiegabili. Un’altra caratteristica fondamentale in fase di proiezione nel futuro è la garanzia di coerenza (i.e., il bilancio deve quadrare sempre). L’impresa deve quindi dotarsi di strumenti che garantiscano calcoli in tempo reale delle voci economico-finanziarie e, al contempo, effettuino dei controlli di coerenza nell’evoluzione di queste voci, affinché il risultato sia sempre un bilancio quadrato.
  3. Replicabilità e stress test. Un altro aspetto fondamentale per le banche è la possibilità di replicare facilmente il BP modificando qualche ipotesi o, come spesso accade, applicando condizioni economico-finanziarie molto avverse (i.e., stress test); sarebbe quindi molto utile per l’impresa produrre un BP in grado di generare più di uno scenario rispetto alla “base”, che contempli condizioni sia migliorative sia, soprattutto, peggiorative, per fornire alla banca un quadro il più completo possibile di evoluzione delle ipotesi in contesti di mercato diversi.

Technesthai offre alle PMI lo strumento ideale per la creazione di un piano previsionale efficace, che contempli tutte le caratteristiche sopra citate e, al contempo, minimizzi i tempi di elaborazione e i rischi operativi per l’impresa, con l’obiettivo finale di agevolarla nell’ottenimento del finanziamento.

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1ABE/GL/2020/06
2Un indicatore molto importante per le banche, in questo senso, è il Debt Service Coverage Ratio (DSCR), utile anche per individuare prontamente segnali di crisi d’impresa.

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